lunedì 27 agosto 2018

"La tela della morte" verrà pubblicato dalla casa editrice Le Mezzelane

Ho atteso oltre un mese per annunciarlo, temendo forse che tutto potesse scomparire come la carrozza, il vestito e gli scudieri di Cenerentola.



Di notti, però, ne sono passate parecchie e la mail è ancora lì, quindi ora inizio a credere che sia tutto vero e posso farlo sapere a tutti.

Il mio amato thriller, nato nel lontano 2015, è stato scelto dalla Casa Editrice "Le Mezzelane" e vedrà la luce nel corso del prossimo anno.


Finalista al concorso "Io scrittore" nell'anno dei 4.200 partecipanti, 2° classificato al Memorial Vallavanti Rondoni, è sempre rimasto nel cassetto perchè per lui volevo un bel futuro.

Cercavo una casa editrice seria che lo potesse pubblicare al termine di un bel processo di editing, dopo avergli confezionato una copertina da urlo e che fosse pronta a curarne la promozione e la distribuzione.

Le Mezzelane è una casa editrice di medie dimensioni NO EAP che fa tutto questo.



Le copertine di Gaia Cicaloni mi hanno colpito subito per originalità e gusto estetico, gli editor sono oltre una dozzina e tutti molto bravi, la direttrice editoriale Rita Angelelli è una forza della natura e in poco più di un anno ha già portato la casa editrice e i suoi libri alle principali fiere del settore, compreso il Salone del Libro di Torino.



Sono tantissime le iniziative volte a far leggere i libri "Le Mezzelane" e non solo il formato cartaceo.
Per la prima volta, infatti, un mio libro sarà anche in e book.

Non vedo l'ora che "La tela della morte" (nome provvisorio con cui staziona da anni nel mio Desktop) possa essere scoperto dai lettori, perchè questo libro è stato molto più "sofferto" de "Il serpente e la rosa".
Ho creato tante piste e tante ragnatele, ma ogni filo al termine del romanzo è stato ricucito perchè il lettore non provasse delusione, ma solo sorpresa e suspence.

Spero di esserci riuscita!

mercoledì 8 agosto 2018

Secondo posto al Concorso De Andrè

E' opinione diffusa che d'estate gli insegnanti non facciano niente.
Invece le cose non stanno proprio così.
Ve l'assicuro.

Prima di tutto in questi giorni io sto... imparando. 
Lo scorso anno su Facebook ho scoperto un metodo meraviglioso legato all'insegnamento della lettura e della scrittura della lingua italiana. Si chiama "Reading and writing workshop" e a giugno, dopo aver comprato il manuale di Jenny Ruiz Poletti, mi ci sono tuffata a pesce.
E' bellissimo vedere che altri, come me, pensano che a scuola si scriva troppo poco e si dia poca importanza all'amore per la lettura, ma finalmente c'è qualcuno che mi spiega praticamente cosa cambiare (tanti corsi di formazione fatti negli anni sono risultati solo teoria e zero consigli pratici).

In seconda battuta, scrivo.
E tanto.
Nelle ultime due settimane sto cercando di ultimare un libro che verrà pubblicato a ottobre.
Quindi si tratta di una vera... corsa contro il tempo.
Poi i racconti. Ne ho scritti due in Croazia, di cui vi parlerò nei prossimi giorni.

Oggi vi vorrei aggiornare a proposito del Concorso Letterario De Andrè che si è svolto a giugno a Pietracatella.

All'organizzazione erano giunte 140 opere, ma solo 12 erano arrivate in finale e la mia era tra queste.
Quando l'ho saputo ero felicissima, perchè temevo che nessuno avrebbe mai capito e apprezzato "Sfumature", il racconto più criptico che ho scritto finora.
E invece la giuria del Concorso De Andrè l'ha amato e mi ha permesso di vivere un'avventura incredibile.

Imola-Pietracatella: 497 chilometri.
Come arrivarci?
Il treno mi avrebbe portato fino a Termoli, da dove l'organizzazione si era offerta di venirmi a prendere in macchina, ma il ritorno era complicato perchè sarei dovuta stare 4 ore da sola alla stazione e sarei arrivata a Bologna alle 4 del mattino...
A quel punto ho optato per la macchina e la persona che mi sopporta da 20 anni ha deciso di farlo anche per 10 ore di autostrada. Avere Alessio al mio fianco è stato il primo tassello di un quadro meraviglioso.

Dopo 5 ore di viaggio, ho scoperto una regione, il Molise che non conoscevo, una città, Pietracatella che racchiude un gioiello incredibile (la chiesa di San Giacomo), e tanti volontari con un passione encomiabile per la cultura e l'arte.




Se a ciò si aggiunge che l'ospite d'onore era Vauro, uno dei vignettisti che stimo maggiormente in Italia, il quadro si completa. Ma c'è stato di più.
Vauro non si è rivelato solo un buon vignettista.
Ho scoperto un pensatore e un oratore incredibile, capace di fare un discorso sulla libertà che racchiude tutto ciò che penso, ma che non so dire a parole.
Ha sottolineato come siano importante l'apertura e il dialogo e quanto siano pericolose le chiusure e la paura. Se ci chiudiamo, perdiamo esperienze e occasioni.
Se non fossimo andati a Pietracatella, io e lui non avremmo mai conosciuto la bellezza della chiesa di San Giacomo e non ci saremmo mai conosciuti.
Dall'apertura e dal dialogo nasce la conoscenza. 
Ha fatto un bellissimo intervento anche sull'importanza del passaggio di conoscenza, sulle tradizioni e sulla cultura che vanno perpetuate di generazione in generazione.
Ha parlato tanto e bene. Tanto che a un certo punto io mi sono commossa (e Alessio mi ha detto che ha fatto proprio bene ad accompagnarmi perchè quelle parole da sole valevano il viaggio).

Al suo discorso sono seguite le premiazioni.
Io sono arrivata seconda nella sezione Narrativa Adulti.
Sono riuscita a raccontare bene il racconto "Sfumature", la storia di una ragazza che percorre un sentiero montuoso in varie fasi della sua vita. Ogni volta incontra una vecchia con la quale ha un dialogo particolare, ma ogni parola e ogni immagine in questo racconto hanno doppi significati e sono contenta che la giuria li abbia capiti.

Quando è toccato a me ritirare il premio, la presentatrice ha raccontato a tutti di aver letto un post proprio su questo blog nel quale parlavo di Vauro con grande ammirazione.
Per questo me l'ha fatto conoscere e il grande vignettista mi ha assicurato un abbraccio dal calore sincero.


Dopo le foto che non potevo non fare in un posto tanto bello, io e Alessio siamo andati al "Bed & Breakfast" della signora Maria nel centro del paese, dove abbiamo deciso di rimanere per la notte per non fare 10 ore di macchina in un solo giorno.
Oltre ai 100 euro del 2° posto, gli organizzatori mi hanno anche regalato il pernottamento e di questo sono loro molto grata.

In generale, comunque, mi hanno donato un'esperienza bellissima in un regione troppo spesso dimenticata e poco considerata, il Molise. 

Una terra che nasconde bellissimi tesori.

Pietratella su Wikipedia