sabato 14 dicembre 2019

La serata di gala della Res Aulica


Quando da piccola leggi Cenerentola sogni la cena di gala e il vestito lungo, ma crescendo ti rendi conto che la realtà è un po' diversa dalla favola e che probabilmente non vivrai mai un'avventura come quella.
In realtà i LIBRI fanno magie e sabato 19 ottobre, mi sono ritrovata (già provvista di un principe azzurro, mio marito Alessio) alla Cena di Gala organizzata dall'associazione Res Aulica che aveva chiesto espressamente di me, per conferirmi il premio "Scrittori con gusto".
Comprato il vestito lungo e le scarpe con la mia Fata Madrina (la mia mamma), sono andata a Casalecchio, timorosa non tanto di perderle, quanto di cadere per via di tacchi che non porto mai.

Sono stata accolta dalla presidentessa della Giunta Esecutiva Franca Raffella Fiocchi e dal presidente del Consiglio Direttivo Lodovico Daniele Poggi, che mi hanno fatto entrare nel mondo della Res Aulica e illustrato la serata. 
    
ORE 8: IL BUFFET E L'INTERVISTA


Accolta nella bellissima sala al piano terra dell'Hotel Calzavecchio, ho rilasciato un'intervista all'addetto stampa dell'associazione Res Aulica, per poi tuffarmi nelle delizie del buffet preparato per l'occasione.


ORE 9: L'INTERVENTO E LE DEDICHE




Difficilmente mi capiterà di avere a fianco autori di così alto livello.
Fra i premiati c'era Lorenzo Beccati, grande autore di romanzi storici, nonchè "voce" del Gabibbo e sceneggiatore di Striscia la Notizia fin dalla sua prima puntata, al quale è andato il riconoscimento per "Il Resuscitatore - Il romanzo del Dr Frankenstein italiano (DeA Planeta Libri), ispirato alla storia del medico bolognese Giovanni Aldini (a sua volte ispiratore di Mary Shelley).

Ad Alessandro De Francesco, che ho scoperto essere come me di Imola, è andato il riconoscimento per il romanzo "In fondo alla terra" (Giraldi Editore) che fa rivivere quanto accaduto l'11 settembre 1983 in Cile, quando il generale Augusto Pinochet rovesciò il governo di Salvador Allende con un colpo di Stato militare.

Poi c'era Giorgio Lambri premiato per il contributo alla promozione della cultura e della tradizione enogastronomica con i suoi libri "Pansa & Tasca" (Editoriale Libertà) e "Semplicemente buono, è di Piacenza" (Tep Editrice).












ORE 10: CENA DI GALA

Io non sono un'intenditrice culinaria, ma la storia del Boutique Hotel Calzavecchio e del ristorante a esso connesso mi avevano già conquistata in partenza.
Dove oggi sorge l'hotel,  nasceva circa 400 anni fa la prima osteria di Casalecchio di Reno, l'Osteria del Calza citata anche nei più antichi catasti bolognesi.
In origine era un'osteria con stallaggio, ossia offriva vino, cibo e riposo a coloro che scendevano dalle montagna per raggiungere Bologna e viceversa.
Fu a seguito della costruzione da parte dei proprietari di un nuovo locale chiamato Calza Nuovo che l'antica Osteria diventò il Calza Vecchio. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l'albergo e il ristorante vennero riedificati fino all'ultima ristrutturazione del 2013.