giovedì 25 ottobre 2018

Quarto posto al concorso "Va' pensiero"

Ormai si sa... io adoro scrivere di storia.
Mi sembra di avere una bacchetta magica e di poter ridare vita a un tempo che non c'è più.
Certo, però, è ancora più bello agitare la bacchetta magica e catapultare se stessi nella storia.
Per esempio, in un maniero seicentesco dove il soffitto sembra aprirsi e dove tutto acquista solennità e sacralità.

E' quello che mi è successo domenica 21 quando, con una magia e un piccolo viaggio in autostrada sono passata dall'incredibile palcoscenico della Tre Monti all'affascinante Villa La Castellina di Soragna.


Il premio era di quelli prestigiosi, il "Va' Pensiero", e il livello dei premiati nella sezione narrativa lo dimostrava. Conoscevo già Gianni Gandini e Vanes Ferlini come ottimi scrittori e domenica si sono riconfermati tali.

Io sono arrivata quarta con il racconto "Il potere della scrittura" che ho realizzato questa estate sulla spiaggia della Croazia, mentre i "miei" uomini si facevano lunghi bagni in mare.
Protagonista è Carlotta del Belgio, la sfortunata imperatrice del Messico che ho "conosciuto" visitando il meraviglioso castello di Miramare a Trieste.
Un'atmosfera simile l'ho ritrovata a Soragna dove, in una sala di altri tempi, ho ricevuto una delle motivazioni più belle mai create per un mio racconto.

"Sono tanti gli ingredienti dell'autrice Lisa Laffi, narrato in prima persona. C'è la Storia, quella con la "esse" maiuscola, sebbene rimanga costantemente sullo sfondo. C'è l'Isolamento, riservato a chi viene considerato ribelle o peggio pericoloso per via di ciò che è o che rappresenta agli occhi degli altri. C'è la Follia, che non di rado è stata scambiata con ben altro. Perchè folle è chi, appunto, pretende di andare controcorrente.
C'è la Condizione della donna, spesso considerata un essere inferiore, cui non si concede nemmeno quel poco di libertà consentito dal proprio talento. E c'è infine la Scrittura, negata alla narratrice, per la quale rappresentava l'unica possibilità di riscatto e di affermazione e che alla fine le viene riconosciuta grazie al suo potere salvifico.
Perchè scommettere su di essi e sui propri talenti non è pazzia, anche se molti pretendono che lo sia; è coraggio, perseveranza e speranza in un'unica frase".

 Devo ringraziare tutti i membri della giuria per avermi premiato con 150 euro, un bellissimo diploma e un'esperienza magica come quella di Villa La Castellina, ma ancora di più Federica Pasqualetti per aver scritto questa motivazione.

E' stata bravissima a commentare il mio racconto e mi ha davvero commosso sentire le sue parole perchè mi ha davvero letto l'anima.

P.s. Un'ultima nota, meno poetica ma sentita... di questa giornata io e Alessio, che è stato carinissimo ad accompagnarmi, ricorderemo anche un'altra cosa... il culatello di Zibello assaggiato durante il rinfresco finale!!! Buonissimo!




Sabato prossimo si va alla Rocca di Vignola per la premiazione del Terra di Guido Cavani.
Non vedo l'ora...

martedì 9 ottobre 2018

Cento passi di donne contro il tumore al seno

C'è posto più bello della Rocca di Bagnara 
dove presentare il libro "Cento passi di donne"?




Domenica 7 ottobre Lisa Emiliani e Marina Giambi 
hanno fatto una vera e propria magia all'interno del castello.

Ecco gli ingredienti:
- storia: vite di grandi donne del passato attraverso la lettura del mio libro
- musica: con gli straordinari Paola Contavalli, Paola Matarrese e Pietro Beltrani
- danza: con la Società di Danze ottocentesche di Imola
- gastronomia: con l'apericena curata dallo chef Rocca de "La Locanda di Bagnara"



                  In una sala meravigliosa, illuminata per l'occasione di rosa, il colore simbolo della Lilt, abbiamo unito le forze contro un nemico subdolo come il tumore al seno.



A metà pomeriggio un momento incredibile è stata la testimonianza dell'ex giornalista del TG4 Donatella Di Paolo, colpita qualche anno fa da un tumore maligno.
Ci ha raccontato la scoperta, le domande e l'incertezza, la solitudine, ma anche la forza e la battaglia da lei messe in campo contro il "corridore", così lei l'ha chiamato, che le ultime ricerche permettono di identificare sempre meglio.
«Se sono sopravvissuta anni con Emilio Fede come direttore, posso sopravvivere anche al cancro» ha detto.
Ma la frase che più mi ha colpito è stata questa...
«Noi non possiamo aggiungere giorni alla nostra vita, ma possiamo aggiungere vita ai nostri giorni».
E' verissima ed è necessario ripetersela ogni mattina, ogni giorno.

 

Domenica 7 noi abbiamo sicuramente aggiunto un po' di vita alla nostra giornata.
Io sono tanto fiera di aver fatto parte di un bellissimo girotondo alla vita come quello di "Cento passi di donne"...





Grazie Marina, grazie Lisa per tutto