lunedì 14 dicembre 2015

Aggiornamenti

Non sono quella che si dice una padrona di casa irreprensibile...
Sono giorni che non do una sistematina al blog de "Il serpente e la rosa", anche se di cose ne sono successe e non poche.

Sabato 7 novembre c'è stata la presentazione alla Libreria dell'Ipercoop di Imola, un pomeriggio indimenticabile, vissuto a cavallo delle emozioni.
Una settimana prima, infatti, la gentilissima Samantha mi aveva avvisato che proprio il giorno della presentazione era stato fissato un enorme sciopero delle tre sigle sindacali maggiori e temeva la chiusura dell'intero centro commerciale.
Dunque, presentazione con il brivido, ma alla fine "Il serpente e la rosa" ce l'ha fatta... è andato in scena e ha riscosso tanto successo (guardate quanta gente in piedi. Tutte le copie presenti nello store sono state vendute in pochi minuti e le libraie hanno preso le prenotazioni)!




Al mio fianco in quest'avventura c'era una donna di grande spessore come l'ex assessore alla Cultura Fabrizia Fiumi. Ci accumuna il grande amore per il Rinascimento e per Caterina Sforza e sarà un'onore per me poter collaborare di nuovo con lei in futuro!

Sabato 21, invece, avevo appuntamento con gli associati della Dante Alighieri di Imola.
Ad invitarmi a parlare del rapporto tra Caterina e sua figlia Bianca è stata Nives Tirapani, che non ringrazierò mai abbastanza per la bella opportunità e per la gentilezza che mi ha dimostrato dal nostro primo contatto alla fine della mia conferenza.
Devo ringraziare anche il segretario del gruppo Mauro e le oltre 60 persone presenti, che hanno sfidato una pioggia torrenziale.




Questa è la prima slide del power point che avevo creato per l'occasione.

Ci sono tutti i protagonisti del romanzo "Il serpente e la rosa" da Caterina a Bianca, da Giovanni de' Medici a Giovanni dalla Bande Nere, da Cesare Borgia a Alessandro VI, da Ludovico il Moro a Nicolò Macchiavelli.




Venerdì 4 dicembre, l'ultima presentazione di un periodo intenso e meraviglioso.
Il palcoscenico era il Torrione Sforzesco di Bubano, un luogo che mi dava l'impressione di riportare Bianca e Caterina... a casa.
Al successo della serata ha contribuito tantissimo Lisa Emiliani della Cooperativa Il Mosaico che ha organizzato prima una apericena a base di prodotti locali e poi un tuffo nel passato con le protagoniste del mio romanzo.
Ho trovato in lei una "spalla" di grande umanità e professionalità: ha saputo mettermi a mio agio e allo stesso tempo mi ha permesso di sviscerare bene il libro.
Tutte le copie disponibili sono state vendute, ma la soddisfazione più grande è stato vedere gli abitanti di Bubano, Mordano e Faenza farmi tante domande su Caterina, Bianca e sulle loro città.
Segno che l'interesse e la curiosità erano stati smossi.
















Mai avrei pensato di poter provare così tante emozioni diverse in un solo mese.
Ansia, soddisfazione, divertimento e commozione si mescolano tra passato e presente.
Grazie Bianca, grazie Caterina. Grazie lettori.



sabato 7 novembre 2015

Presentazione alla Libreria Coop di Imola

SABATO 7 NOVEMBRE ALLE 18

presentazione de "Il serpente e la rosa" 

alla Libreria Coop del Centro Leonardo


Per me è un altro piccolo grande sogno che si realizza perchè in questa libreria ho comprato decine di libri e presentarne uno mio è qualcosa di quasi irreale.

Io, Bianca Riario e Caterina Sforza aspettiamo tutti gli appassionati di Rinascimento!!
Vi promettiamo un viaggio indietro nel tempo...

venerdì 30 ottobre 2015


I PERSONAGGI DE "IL SERPENTE E LA ROSA"



BIANCA RIARIO
Figlia di Caterina Sforza e Girolamo Riario.
Due sono le teorie relative alla sua nascita. C'è chi la colloca nel 1478 (Bianca sarebbe la primogenita) e chi la posticipa al 1481 (Bianca sarebbe stata preceduta da Ottaviano e Cesare).
Nel romanzo "Il serpente e la rosa" si segue la prima ipotesi.
Nel 1494 venne stipulato il contratto di nozze che la legava ad Astorre Manfredi, ma probabilmente non vennero mai celebrate.
L'unico matrimonio certo è quello, nel 1503, con Troilo de' Rossi, marchese di San Secondo, con il quale ebbe nove figli. Tutti raggiunsero l'età adulta.
Nel 1522 rischiò di perdere le sue terre, ma venne salvata dal fratello Giovanni dalle Bande Nere, che aveva accudito amorevolmente, mentre Caterina era incarcerata.
Morì quell'anno lasciando San Secondo al figlio Pier Maria.


CATERINA SFORZA
Nata nel 1463, era figlia di Gian Galeazzo Sforza e di Lucrezia Landriani, la popolana che seppe catturare per più tempo il cuore del volubile e crudele duca di Milano.
Nel 1473 fu organizzato il matrimonio tra una nobile fanciulla della famiglia Sforza e Girolamo Riario, nipote del papa Sisto IV. Inizialmente la prescelta era stata l'undicenne Costanza Sfoglianti, ma la madre della ragazzina si oppose perchè Girolamo voleva l'immediata consumazione delle nozze. Costanza fu dunque sostituita con la cugina Caterina, che di anni ne aveva addirittura uno in meno.
A Roma, città del nuovo marito, la vita di Caterina si svolge relativamente tranquilla fino al 12 agosto 1484, giorno in cui muore Sisto IV.
Girolamo, che teme ritorsioni da coloro che aveva tiranneggiato per anni, scappa da Roma, mentre Caterina si barrica in Castel Sant'Angelo e tiene sotto scacco il Collegio Cardinalizio.
Dal marito viene costretta ad arrendersi e ad accettare i suoi nuovi domini: Imola e Forlì.
Tornerà a Castel Sant'Angelo nel 1499 da prigioniera, dopo aver avuto tre mariti e otto figli.
Liberata, vivrà gli ultimi otto anni della sua vita a Firenze occupandosi di erboristeria e del figlio più giovane, Giovanni dalle Bande Nere.


GIROLAMO RIARIO                                                                   
Nato nel 1443 a Savona, aveva circa vent'anni più di Caterina.
Due le teorie legate alla sua nascita: secondo quella ufficiale era  figlio di Paolo Riario e Bianca della Rovere, dunque nipote di papa Sisto IV, ma molti hanno ipotizzato che sia nato da una relazione del pontefice negli anni in cui era ancora cardinale.
Nel 1473, grazie all'unione con Caterina Sforza, ebbe la signoria di Imola, alla quale si aggiunse sette anni dopo quella di Forlì.
Per anni visse a Roma, dove era di fatto il secondo uomo più potente della città e, forte dell'aiuto economico del papa, potè abbellire le città romagnole e abolire una serie di dazi.
Nel 1478 organizzò la Congiura dei Pazzi a Firenze: il progetto prevedeva che alla morte dei due fratelli Medici, Girolamo assumesse il controllo della signoria, ma il piano non andò a buon fine perchè mentre Giuliano moriva sotto i colpi dei congiurati, Lorenzo de' Medici riusciva a salvarsi. Scomparso Sisto IV (1484) si trovò senza appoggi e, lasciata Roma, dovette ripristinare i dazi su Forlì e Imola. Dopo una mezza dozzina di congiure fallite, venne assassinato nel 1488.


LEONARDO DA VINCI                                                                        


Leonardo nacque a Vinci nel 1452 da una relazione illeggittima tra il notaio Piero da Vinci e Caterina, una donna di condizione sociale inferiore.
Svolse il proprio apprendistato dal Verrocchio a Firenze, città che lasciò per recarsi a Milano nel 1482.
La prima commissione l'ebbe solo un anno dopo: la Vergine delle Rocce.
Nel 1487 è probabile, se non certo un primo incontro tra Leonardo e Caterina, giunta alla corte del Moro per chiedere un prestito e assicurazioni di protezioni.

Sugli incontri tra Leonardo da Vinci e Caterina Sforza è molto interessante l'articolo di Laura Malinverni: http://lauramalinverni.net/pdf/CATERINA_E_LEONARDO_UNA_CRONOLOGIA.pdf


CESARE BORGIA

Era figlio di Rodrigo Borgia, divenuto papa con il nome di Alessandro VI.
Il pontefice non fece mai mistero di voler costruire per i figli uno stato nell'Italia Centrale, ma inizialmente Cesare Borgia era stato indirizzato alla vita ecclesiastica.
La scomparsa del figlio Juan, ucciso probabilmente dallo stesso Cesare, spinse il papa a dispensare il secondogenito dalla porpora e a puntare su di lui.
Nel 1503, dopo aver conquistato una dopo l'altra le città di Imola, Forlì, Faenza, Cesena e Rimini, era ormai l'incontrastato signore di Romagna, ma quello stesso anno, la fortuna lo abbandonò.
Papa Alessandro VI morì il 18 agosto e Cesare, ammalato, rimase per diverso tempo incapace di apprestare le contromisure che la situazione avrebbe richiesto.
Il nuovo papa Giulio II gli tolse il governo della Romagna e ne ordinò l'arresto.
Riuscì a evadere dal forte di La Mota a Medina del Campo con una rocambolesca fuga, durante la quale si fratturò diverse ossa perché si calò da una finestra posizionata a venti metri circa d'altezza (ma qualcuno tagliò la fune ed egli precipitò nel fossato sottostante). Rifugiatosi nel piccolo regno di Navarra e gravemente infettato dal cosiddetto mal francese, morì combattendo per suo cognato nel 1507.


ALESSANDRO VI
Rodrigo Borgia, nato nel 1431, ascese ai più alti ranghi della Chiesa quando lo zio, il potente cardinale Alonso de Borja, divenne papa col nome di Callisto III. 
Grazie a lui venne eletto cardinale a soli 25 anni e poco dopo divenne addirittura vicecancelliere di Santa Romana Chiesa.
In quel periodo inizierà il lungo rapporto con Vannozza Cattanei, da cui avrà Juan, Cesare, Lucrezia e Josè.
Dopo aver fallito la corsa al soglio papale nel 1484, riuscì a farsi eleggere nel 1492.
Il suo pontificato fu caratterizzato da un forte nepotismo, in particolar modo a vantaggio del figlio Cesare, Morì a 72 anni nel 1503.



a cura di Lisa Laffi
Pagina nata da un'idea di Sonia Morganti

giovedì 1 ottobre 2015

La presentazione alla Mondadori

Come promesso, eccomi qui a raccontarvi della prima presentazione de "Il serpente e la rosa".

E' vero, "giocavo in casa" ma il palcoscenico era di quelli importanti: la Libreria Mondadori di Imola.

 


La vetrina della Mondadori nei giorni precedenti alla presentazione.

Il mio libro era accanto a quelli di Oriana Fallaci, Eugenio Scalfari e Antonio Caprarica.


I GIORNI PRECEDENTI
Un paio di giorni prima della presentazione ho avuto la malaugurata idea di fare un giro nel web alla ricerca delle esperienze di altri scrittori esordienti alle prese con la loro prima uscita pubblica.
Mi sono imbattuta in questo articolo ("L'esordiente e la presentazione: cronaca di un dramma annunciato").
Donà sostiene che la buona riuscita di una presentazione passa attraverso tre cose: il cibo, gli alcolici e le belle ragazze presenti in qualità di intervistate o intervistatrici.
Nella mia presentazioni non erano previsti gli elementi chiave. Nemmeno quattro pastarelle.
La tranquillità ha fatto posto all'ansia.

A condurre la presentaziona è stato scelto Angelo Berti, uno scrittore che conosco da pochi mesi, ma che stimo moltissimo, umanamente e professionalmente.
A pochi giorni dall'evento ho scoperto in lui un unico brutto difetto (poi rivelatosi, invece, una carta vincente): non svela le domande che intende fare durante le presentazioni.
L'ansia ha fatto posto al panico.

LA PRESENTAZIONE
Con la testa vuota e la pancia in subbuglio, ho messo piede 30 minuti prima dell'ora X in Libreria.
Il tempo di salutare Angelo e di scrivere una dedica e le 25 sedie preparate dai gestori del negozio, Luca e Paola, erano già occupate.





Alle 18.25 sono arrivati anche quattro ospiti d'eccezione: i miei studenti.
Nemmeno la presenza di un famoso scrittore mi avrebbe fatto più piacere.
Si tratta di ragazzi e ragazze che mi sopportano quotidianamente di mattina e che hanno trovato la voglia e il piacere per partecipare alla presentazione di un romanzo storico.
Il panico era ancora dominante, ma ha fatto un po' di posto a soddisfazione e orgoglio.

Alle 18.30 la gente continuava ad arrivare. Io e Angelo abbiamo ceduto le nostre sedie.
Primo pensiero: è un sogno.
Secondo pensiero: se svengo, la botta sarà bella grossa.

Presentazione in piedi per me e Angelo Berti
Gente in piedi, cuore che batte e via alle domande.
Angelo Berti si è rivelato il miglior compagno di viaggio che potessi desiderare.
Ironico ("Odio questo libro di Lisa perchè nel titolo, "Il serpente e la rosa" ci sono tantissime "r"), sensibile ("Che cosa c'è di te in questo libro?" è una domanda che mi ha fatto prendere coscienza di aspetti su cui non avevo riflettuto abbastanza) e attento ("Non svelare certi particolari!"), mi ha messo piano piano a mio agio e mi ha permesso di formulare pensieri e discorsi di senso compiuto.

Per me era già un successo, ma quando ho visto la fila per le dediche e ho sentito il dato numerico delle vendite, ho capito che era stato qualcosa di più.
Abbiamo venduto più di trenta copie. Tutte quelle che si trovavano in libreria!

E, dopo appena due settimane dall'uscita ufficiale, "Il serpente e la rosa" va già... alla seconda ristampa!

Grazie di cuore a tutti.


venerdì 24 luglio 2015

Benvenuti!

Salve a tutti!
Il momento tanto atteso è arrivato!  

"Il serpente e la rosa" da oggi è disponibile su ordinazione in tutte le librerie italiane, nello store online dalla casa editrice "I doni delle Muse", nella Libreria Atlantide di Castel San Pietro e alla Mondadori di Imola.
A giorni sarà presente anche in tutti i negozi online.

Queste sono le ultime battute di un'avventura iniziata poco meno di nove mesi.

La stesura del libro, infatti, è avvenuta nella seconda metà del 2014 e a gennaio 2015 ho iniziato a cercargli una casa editrice.

Mi è stato utilissimo il sito Writer's dream, che consiglio a ogni scrittore esordiente che voglia capire come funziona l'editoria oggi in Italia.
Io qualche mese fa non sapevo esistessero case editrici a pagamento, case editrici a doppio binario  (ovvero che richiedono talvolta un contributo economico) e case editrici free, che investono davvero sul libro, dopo aver compiuto una minuziosa selezione.

 

In breve mi sono convinta che per il mio romanzo avrei voluto solo una casa editrice non a pagamento e ho trovato "I Doni delle Muse".



Se avete voglia di immergervi assieme a ne nella storia di Bianca Riario e Caterina Sforza, vi aspetto venerdì 25 settembre alla Libreria Mondadori di Imola (via Emilia).
Sarà presente anche il bravissimo autore forlivese Angelo Berti.



Vi aspetto!