– Diario di una pubblicazione –
Il viaggio verso la pubblicazione di un romanzo è caratterizzato da lunghi silenzi, cocenti delusioni e, a volte, momenti di gioia pura.
Ogni scrittore che si è affacciato almeno una volta nel mare magnum dell’editoria sa che le case editrici spesso non rispondono e che per mesi si naviga nel limbo dell’incertezza.
Si crede nel romanzo, ma si è anche consapevoli che in Italia ci sono molti più autori che lettori e che alle grandi case editrici non mancano le buone penne su cui puntare. Perché scommettere su un’esordiente?
Ricordo ancora l’euforia quando seppi che c'era qualcuno interessato a me e al mio romanzo.
Era il 5 settembre ed io ero a scuola, impegnata in una riunione per materie. Sgattaiolai fuori dall’aula e telefonai ad Alessandra Bazardi.
Era il 5 settembre ed io ero a scuola, impegnata in una riunione per materie. Sgattaiolai fuori dall’aula e telefonai ad Alessandra Bazardi.
Con il suo pragmatismo, cercò di farmi rimanere con i piedi per terra, ma la mia mente aveva già preso il volo e alcune mie colleghe, in particolare Paola Pelliconi con la quale mi confidai, intuirono che qualcosa di particolare era successo e che quella mattina non sarei più riuscita a concentrarmi su programmazioni e metodi didattici.
Qualcosa di incredibile era successo davvero: la Tre60, marchio della Tea, aveva chiesto di me e si era dimostrata interessata al mio romanzo.
Avete presente Christian Jacq, l’autore della saga di Ramses? E Elisabeth Chadwick, che per chi ama storico come me è un mito? Mai letto nulla di James Patterson? E' uno scrittore da 355 milioni di copie vendute... E “La forma dell’acqua”? Il film vincitore del premio Oscar è tratto dal romanzo di Daniel Kraus e Guillermo del Toro pubblicato da Tre60.
E poi ci sono io.
Nessun commento:
Posta un commento